Riflessioni

Aspettando di raggiungerti…

Ho subito crudeltà inaccettabili sia dal mondo, che dalla Chiesa. Anche se il Signore mi ha dato la gioia di trovare anime particolari che ancora ascoltano la Sua voce e a volte é stato provvidenza e conforto anche attraverso le “pietre” per farmi vedere quanto é grande la Sua potenza.

Non odio nessuno, però non posso dimenticare l’ingiustizia subita dentro la Chiesa  da oltre 20 anni che ha determinato la mia vita, specie quando essa continua a ricordarmi che se oggi  vivo ancora cosi e a causa di quello che loro hanno provocato, nell’accanimento cieco usato contro di me per farmi “sparire”.

Rifletto se mai su quanto sia facile per certe anime invitare dall’alto dei loro ruoli altri a fare o a essere qualcosa, che loro sempre più spesso non vivono e non sono.

E non basta più la scusa che l’uomo é debole… se certi comportamenti si sono cosi incancreniti che nemmeno si accorgono più del male che compiono, e non sono più innocenti sviste.

Oltre al malessere che diffondono dai loro sterili giudizi verso coloro che non gli sono particolamente simpatici.

Non vogliono vedere e non vogliono sentire… fuggono

Il Signore perdona coloro che “non sanno quello che fanno” e non coloro che decidono di compiere il male coscientemente autoperdonandosi e camuffando ogni ingiustizia con un malizioso e finto “discernimento”.

Mi consola che esistano ancora piccoli fuochi sparsi,  altre anime belle che purtroppo stanno scomparendo, mangiate dal tempo. Il Signore accende…” lumen sensibus” dove trova anche un minimo consenso , ma sono cosi fioche queste luci nel freddo di questa notte della vita, e si stanno diradando.

I lontani invece mi hanno dato prova di una maggiore misericordia, confermando le parole di Cristo.

Debbo confessare che ascoltando le mielose meditazioni che essi rivolgono a gli altri dal pulpito, mi provocano tanta sofferenza nel cuore e nella carne, ricordo quanti anni ho vissuto della testimonianza opposta di quello che continuano a proclamare, senza viverlo.

Il mio consolatore terreno é tornato al Padre E ringrazio Dio per aver avuto questa presenza che mi accompagna ancora ogni giorno, in questa valle di lacrime.

Certo, si dice che si aspetta sempre dal prossimo quello che poi nella vita propria non si realizza con coerenza e impegno. Ma care persone, non siamo tutti tiepidi e ipocriti, per grazia di Dio! Cosa potete sapere se il vostro occhio si fissa sul pregiudizio?

La cosa più perversa e inaccettabile e che credono di cavarsela senza mai riparare al male commesso, come se Dio giustificasse e ragionasse come loro.

Anzi, si danno da fare per evitare e scansare i veri disperati, i sofferenti, i feriti nell’anima dalle loro opere. Mettendo a tacere coloro che hanno ferito, con frasi fatte.

Abbandonandoli al loro destino e nascondendosi nelle apparenze, cosi da autoassolversi nella perpetua crudeltà. Quante ferite aperte e mai sanate, che versano sangue e aspettano giustizia dinnanzi a Dio.

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