Caritas: accusato di violenza sessuale e concussione

I rapporti – secondo le prime ricostruzioni – sarebbero stati consumati nell’auto del prete, dove gli investigatori avevano collocato delle “cimici”.
Gli episodi – almeno otto – vanno dal 2009 ai giorni scorsi.
Uno “molto influente” Il sacerdote era componente – “molto influente”, ha sottolineato il pm Paolo Di Sciuva – della commissione territoriale presso la Prefettura, deputata al rilascio dello status. “Costringeva i giovani a prestazioni sessuali – ha detto il procuratore capo Marcello Viola – mediante pressioni, facendo leva sul suo ruolo apicale, sulla sua posizione di dominio”. Almeno 8 vittime L’indagine, non ancora conclusa, per ora coinvolge soltanto don Librizzi. Fondamentali sono state le intercettazioni ambientali. Tra le vittime, almeno otto, non ci sono soltanto migranti, ma anche disagiati che si erano rivolti alla Caritas. Il sacerdote è stato portato in carcere. “Abbiamo chiesto ed ottenuto la custodia cautelare in carcere – ha detto il procuratore Viola – perché c’è il rischio di inquinamento delle prove, ma anche della reiterazione del reato”.

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Caritas… Per noi non c’era nulla solo insulti battute ed umiliazioni continue, e anche da chi sembrava volerci aiutare é stato un susseguirsi di promesse fattte per temporeggiare, tante parole vuote, e tanta disperazione. Non hanno mai rimediato, nemmeno per amore di Dio, perchè Dio tra questa gente non abita più!! Alla fine ci si chiudeva in se stessi, come si poteva urlare tanto dolore?  E poi leggiamo che la gente si uccide chi lo sa  quante orecchie sorde quante porte chiuse hanno trovato… sono tutte anime pagate a caro prezzo di cui dovranno rendere conto nel giudizio. Non saranno giustificati nemmeno per la carità autocostruita dell’immigrazione mercenaria.